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Cultura

 

L’arte inuit (anche conosciuta come eschimese) sin dall’antichità si è sempre basata sulla lavorazione di materiale naturale come legno, pelle, avorio o pietra, raffigurante spesso divinità o scene di vita quotidiana. Negli ultimi decenni questa arte è divenuta molto apprezzata e ricercata dagli occidentali a causa della sua originalità.

Molto fascino esercita anche l’arte indiana, che da sempre, basandosi prevalentemente su materiali “poveri”, vanta una variegata produzione di artigianato, con una produzione differenziata per ognuna delle tribù e, a volte, con tradizioni diverse all’interno delle tribù stesse, con procedure di lavorazione che si tramandano da padre in figlio. Vera e propria peculiarità della produzione indiana sono i celebri totem.

Al di fuori dei popoli nativi, malgrado il diffuso interesse per l’arte del suo popolo, il Canada non vanta una grande tradizione nel campo delle arti, nonostante l’evidente influenza soprattutto dell’arte francese. Merita una citazione il Gruppo dei Sette, un movimento formato da sette artisti canadesi che all’inizio dello scorso secolo affermava la necessità della nascita di un’arte nazionale autonoma.

La religione più diffusa in Canada è quella cristiana, mentre per quello che riguarda le lingue si parlano sia l’inglese che il francese (soprattutto nel Quebec e nell’Ontario). Una parte della popolazione è bilingue. La popolazione è costituita prevalentemente dai discendenti dei coloni inglesi e francesi, a cui si aggiungono numerosi immigrati provenienti da ogni parte del mondo, che formano comunità molto legate tra loro.

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